L’articolo di Italia Oggi riporta le considerazioni della Professoressa Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale.
La riflessione sull’uso improprio degli atti regolamentari del Governo, in spregio all’assetto Parlamentare della Nostra Repubblica, deve far riflettere molti.
La Nostra Costituzione, consapevolmente, perché figlia della dittatura fascista, ha negato la possibilità di esautorare il parlamento della propria funzione, escludendo la possibilità di un diritto dell’emergenza.
Il Governo non può e non deve con propri atti amministrativi ledere libertà costituzionali, utilizzando come giustificazione uno stato emergenziale, poiché è l’organo legislativo, rappresentante del Popolo Sovrano, che ha questo compito.
L’emergenza si affronta con la collaborazione dei poteri dello Stato, utilizzando gli strumenti che la nostra costituzione prevede.
In casi di eccezionale gravità ed Urgenza la nostra Costituzione prevede lo strumento del decreto legge che, benché sia emanato dall’Esecutivo, richiede la conversione da parte del Parlamento, a tutela dei diritti del Popolo, a cui spetta la sovranità di cui all’articolo 1 della Costituzione.
Saranno i giudici a doversi interrogare, ad emergenza finita, della legittimità dei dpcm emanati e, quindi, delle sanzioni comminate.
Sarà compito anche dei Poteri dello Stato e dei Cittadini, riflettere su quanto accaduto, per evitare che questo approccio discutibile all’emergenza sanitaria, diventi un brutto precedente per la Nostra Costituzione e per la Nostra Italia.
Tutte le dittature hanno trovato terreno fertile nelle emergenze sanitarie, economiche e sociali.
Se, ad oggi, questo non è un pericolo per il Nostro Paese, non possiamo non evidenziare come in Ungheria, nella Nostra Unione Europea, l’emergenza sanitaria Covid – 19 abbia permesso al parlamento di attribuire al Primo Ministro Orbàn i pieni poteri tipici dei totalitarismi.
Di fronte a questo scenario, quindi, il richiamo della Presidente Cartabia a riscoprire la Nostra Costituzione e gli strumenti che essa contempla per affrontare non solo la vita ordinaria, ma anche L’emergenza, deve essere accolto da tutti, dal Presidente della Repubblica, dal Governo, dal Parlamento, dalla Magistratura, dalle Istituzioni, ma soprattutto da Noi Cittadini.