La storia ha dell’incredibile: un uomo di 39 anni ha “allungato” a due agenti in servizio di Polizia Stradale una banconota da 10 euro per evitare una sanzione amministrativa, chiedendo di lasciare stare ed andare a prendere un caffè.
Tale comportamento è costata alluomo una denuncia per il reato di istigazione alla corruzione.
Assolto in primo grado, la sentenza è stata ribaltada dalla Corte d’Appello di Napolo che ha, invece ritenuto, che la condotta integrasse il reato di cui all’articolo 322 codice penale.
Avverso tale sentenza è stato proposto ricorso in Cassazione, che si è pronunciata assolvendo l’uomo “perchè il fatto non sussiste”.
Per i Giudici di Piazza Cavour, infatti, la cifra “allungata” non è tale da poter effettivamente corrompere gli agenti, stante la palese irrisorietà della stessa.
Semmai, sempre secondo la Corte, tale comportamento potrebbe integrare il reato di oltraggio, potendo essere qualificato come “segno di disprezzo degli agenti” ma non come istigazione alla corruzione.
Si deve, tuttavia, precisare che i fatti contestati si sono verificati prima dell’entrata in vigore del delitto di oltraggio a Pubblico Ufficiale nel luglio 2009 e, pertanto, per tale delitto non potrà essere esercitata l’azione penale in quanto “il fatto non costituiva reato”.